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GiuridicaMente - Vogliamo lasciare l'eredità a nostra nipote, possiamo?
25/01/2011 - 09:58
Inizia oggi la collaborazione del Negozio Giuridico con l'edizione on line del quotidiano La Repubblica - edizione di Genova. Pubblicheremo anche nelle nostre news gli articoli che usciranno sul blog GiuridicaMente
Siamo una coppia di nonni con una nipote di 20 anni a cui vogliamo molto bene. È figlia del nostro unico figlio e vorremmo lasciarle tutto quel che abbiamo: una casa con una cantina e alcuni risparmi su un conto corrente mio e di mio marito, che per comodità abbiamo cointestato a nostro figlio Francesco. Come possiamo fare? Precisiamo che abbiamo già firmato un foglio scritto con il computer, in cui ognuno di noi lascia un terzo dei nostri averi a nostra nipote, ma non siamo molto convinti. Gino e Francesca
Cari Signori, la prima cosa che bisogna sapere è che non si può fare un testamento “familiare”, in cui entrambi i coniugi dichiarano le loro intenzioni per il post mortem: in altre parole, se è vero che dopo tanti anni di vita insieme tutto quello che si è costruito appartiene alla famiglia e quindi è naturale che si tenda a disporne in modo congiunto, è anche vero che ognuno dei due è titolare di un diritto proprio sui beni, anche se sono cointestati o sono in comunione legale.
Questo significa che ognuno dei due deve fare un proprio testamento, su un foglio di carta diverso da quello dell’altro, datato e firmato e scritto tutto di pugno dal “proprietario” del testamento : questo è molto importante perché l’articolo 606 del codice civile stabilisce che “il testamento è nullo quando manca l’autografia o la sottoscrizione nel caso di testamento olografo”, il che significa che le disposizioni lì contenute non valgono. Il codice civile prevede tre tipi di testamento: il testamento olografo, il testamento segreto, il testamento pubblico. Per gli ultimi due ci si deve avvalere dell’opera di un notaio.
Il testamento olografo è il tipo più semplice, valido quanto gli altri raccolti dal notaio, e a costo zero: basta scriverlo e poi custodirlo in un luogo sicuro, possibilmente consegnato a qualcuno di cui ci si fida, che non lo faccia “sparire” al momento opportuno perché, per esempio, pensa di poter venire danneggiato. Nel vostro caso, la conseguenza di avere redatto un testamento nullo perché scritto col computer è che a vostra nipote non andrebbe niente, perché l’eredità verrebbe regolata dalle norme che riguardano la successione ab intestato (cioè senza testamento), e quindi erediterebbe tutto il coniuge superstite e il figlio. Riguardo al contenuto, bisogna ricordarsi che quando muore una persona, il suo patrimonio viene diviso tra i suoi familiari. Se il defunto non aveva fatto testamento e lascia il coniuge con un solo figlio, l’eredità spetta ad entrambi in parti uguali; se ci sono più figli, al coniuge spetta un terzo dell’eredità e ai figli i due terzi (sono previsti anche altri casi, ma ci limitiamo a questi).
Con il testamento è possibile disporre liberamente solo di una parte del proprio patrimonio che varia a seconda del numero dei familiari “legittimari”, cioè di coloro a cui obbligatoriamente è riservata una quota di beni (art. 536 e ss. cod. civ.): nel vostro caso, un terzo spetta al coniuge superstite e un terzo spetta al figlio. E’ corretto quindi lasciare a vostra nipote l’ultimo terzo, anche se la disposizione scritta così non tiene conto di alcuni fatti che potrebbero accadere, che per brevità e semplicità non descriviamo. Per ciò che concerne il conto corrente cointestato con vostro figlio, le somme che vi sono depositate si presumono appartenenti in eguale misura ai cointestatari (quindi un terzo a Lei, un terzo a Suo marito, un terzo a Suo figlio). Nei rapporti interni tra i cointestatari l’uno può dare la prova che i denari appartenevano all’altro in misura inferiore (o per nulla): va detto che è una prova abbastanza difficile da dare e una dichiarazione in tal senso nel testamento può agevolarla.
Interpretando la vostra volontà, e cioè che volete lasciare tutto ciò di cui potete disporre liberamente a vostra nipote, scriverei così il vostro testamento: Io sottoscritta Aurora Tramonti nomino mia erede universale mia nipote Alba Crepuscoli, fatte salve le quote di eredità indisponibili spettanti agli eredi che ne avranno diritto al momento della mia morte. La divisione dovrà essere effettuata destinando di preferenza il denaro (intendendosi come tale anche i titoli obbligazionari, azioni, certificati di deposito, libretti di risparmio e simili) a mia nipote Alba; in caso di mancanza di detti beni o nel caso in cui questi non fossero sufficienti a coprire la quota destinata a mia nipote, ella concorrerà nella proprietà dell’appartamento in Milogna, Via della Luna 38 interno nove, comprese le sue pertinenze costituite da due cantine e da un box, nonché nella proprietà dei beni dei beni mobili presenti negli stessi. Dichiaro che il conto corrente numero…… esistente presso la banca……, anche se intestato a me, mio marito e nostro figlio Francesco appartiene in realtà solo a me e mio marito, in quanto su di esso confluiscono solo i soldi delle nostre pensioni e nostro figlio non vi opera. Pertanto, Francesco potrà eventualmente vantare diritti solo per via ereditaria e non per diritto proprio. Lo stesso testo, cambiando i dati personali, deve essere scritto a mano (su un altro foglio, datato e firmato) anche dall’altro coniuge.
Cordiali saluti. Chiara Romeo